giovedì 27 novembre 2008

Senza permesso di soggiorno dell' Arcobaleno


Un giorno che pioveva stavamo sopra a un arcobaleno.
Ci scapezzavamo col carruociolo*
poi se ne andò l'arcobaleno.......
e andammo a finire con la faccia per terra.

Era il per terra della vita
che non fai nemmeno in tempo a rialzarti
che ti danno uno scozzettone** fortissimo da dietro
e ti menano un'altra volta per terra

E diventammo ben presto senza permesso di soggiorno dell' arcobaleno,
aspettando ad ogni maletiempo,
che il Padreterno ci chiamasse
in modo da ricongiungerci con Lui..........

Ma l'arcobaleno non venne nemmeno se gli offrivamo una tassoni al bar,
con i suoi magici colori
allora noi vedemmo che c'erano anche altri colori
e che tra tutti quanti i colori
c'erano i colori belli
ed anche i colori brutti

Sono i colori del mondo attorno a noi,
giovani d' oggigiorno,
che pure che viviamo in un mondo fatto di problemi di attualità
torniamo a sorridere senza motivo
proprio come ai mongoloidi
e allora quando il Padreterno ci chiamerà
assettato sopra all' arcobaleno
vorrà dire che noi saremo morti
e andremo a finire sottoterra in mezzo ai viermi.

La mamma di chi vota No è nemica della cultura e della democrazia.

*scivolavamo con lo slittino.

** ceffone sulla nuca.



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